Una cornice sottobraccio

L’altro giorno mentre guidavo ho visto un uomo in bicicletta con sottobraccio una cornice ancora incellophanata. In quel momento ho pensato chissà cosa ci metterà dentro. Era una cornice di legno bianca, abbastanza grande, credo di sapere dove l’ha comprata, mentre posso solo immaginare che si trattase di un nonno che non vedeva l’ora di appendere la foto del suo nipotino, magari mentre mangia un cono gelato soddisfatto e felice con la bocca tutta sporca come il bimbo della mia foto. E’ solo una supposizione, ma quella scena inusuale mi ha fatto riflettere sul valore delle immagini, su quanto sia importante stampare e appendere su una parete una fotografia in modo da poterla avere sempre a portata di sguardo!

Cosa ne pensate, a voi piace stampare le vostre foto e appenderle sulle pareti di casa vostra?

Di queste tre foto quale preferireste da incorniciare?

Fatemi sapere, sono curiosa!

A presto!

Lara

Siamo restati a casa

Non è stato facile, ma tutti abbiamo capito che era importante farlo, soprattutto per rispetto di chi ogni giorno stava lottando e vedendo da vicino cosa significa stare male e morire a causa di questo maledetto virus. Ognuno di noi ha reagito a suo modo, c’è chi si è dedicato a cucinare nuove ricette, c’è chi ha condiviso sui social la propria musica e c’è chi si è aggrappato alla propria passione, proprio come me. La Fotografia mi ha sempre aiutato in qualche modo a isolarmi da ciò che mi circondava, come se fossi dentro una bolla. Guardare dentro il mirino significa entrare in un altro mondo, un mondo tutto mio, dove decido io cosa vedere e in che modo. In questi due mesi di quarantena, che sono coincisi con l’inizio della primavera, tra l’altro la mia stagione preferita, ho scattato molte foto ai fiori del mio giardino. Ogni giorno uscivo di casa per scoprire a che punto era la rosa, se era sbocciato qualcosa di nuovo e cosa non c’era più. Mi trovavo di fronte uno scenario sempre diverso. La luce poi, anche se l’ora è la stessa, non è mai uguale. Alla fine posso dire che per la prima volta nella mia vita ho potuto ammirare la nascita della primavera. Si dice che non tutto il male viene per nuocere e credo che sia vero. In questo periodo abbiamo sicuramente imparato molte cose o comunque iniziato a vedere la vita da un’angolazione sconosciuta. Ci siamo sentiti tutti uguali, uniti dalle stesse paure, ma anche dalle stesse speranze. In poche parole siamo stati distanti, ma in verità non siamo mai stati così vicini!